Ricerche


Il castello di Gropparello

Il Castello di Gropparello, sito nella verdissima Val Vezzeno, è costruito su un picco roccioso di origine vulcanica e si affaccia su un "orrido" di grande interesse geologico e paesaggistico, caratterizzato dal particolare colore delle rocce (ofiolite), ed in fondo ai cui dirupi scorre il torrente Vezzeno; queste conformazioni fanno parte del Parco Naturale di proprietà del castello e sono visibili soltanto durante la visite al castello stesso.
E' documentata la presenza, nella sede su cui poi venne edificato l'attuale castello, di un castrum romano (posto probabilmente a difesa della via che conduceva a Velleja), poi ampliato con opere murarie e che nell'anno 800 d.C., attraverso un atto di donazione, Carlo Magno assegnò al Vescovo piacentino Giuliano II. E' allo studio, inoltre, con l'aiuto della Sovrintendenza ai Beni Archeologici, l'ipotesi che ci sia stato un insediamento celtico (è evidente, infatti, un manufatto a strapiombo sull'orrido che può essere un altare in pietra). Durante il medioevo il castello è spesso citato nelle cronache locali come teatro di scontri tra forze Guelfe e Ghibelline. Passa in mano a varie importanti famiglie (Fulgosio, Borri, Anguissola ecc.), e viene più volte rimaneggiato. Dopo un secolo di utilizzo come cascina, alla fine del 1800 viene acquistato dal Conte Ludovico Marazzani-Visconti che incarica l'architetto piacentino Camillo Guidotti di occuparsi del restauro. Questi, secondo lo spirito dell'epoca, vi crea parecchie strutture "neogotiche".
Oggi il castello pur presentandosi come un edificio composito che comprende parti di varie epoche (Mastio del 1000 - 1100, corpo di guardia del '300, locali di abitazione del '500 ecc.), conserva il suo originale aspetto di roccaforte (con torri, merlature, camminamenti di ronda scavati nella roccia viva), posta a difesa dell'ingresso alla valle, e costituisce complesso unico nel suo genere...